Abu Dhabi è una città nuova.
O meglio, come insediamento esiste dal III sec . Si viveva allevando dromedari, producendo datteri e verdura nelle oasi. Una tribù di pastori e pescatori che viveva in insediamenti costruiti con foglie di palma e di ricchi che vivevano in capanne di fango. Il commercio delle perle era una voce importantissima.
E poi è arrivato il petrolio. Intorno agli anni '50 del Novecento. E tutto è cambiato.
Oggi Abu Dhabi è una delle città più moderne al mondo, con grattacieli che sfidano il cielo, auto che arricciano l'asfalto e lussuosissimi mall in cui puoi perderti per giorni.
Eppure a me manca l'autenticità di questo popolo. Cosa si deve fare per sentirsi davvero in Arabia da queste parti? dov'è l'identità di questo popolo? Me lo ripeto tipo mantra ormai.
E poi organizzano questo festival e nonostante non riponessi alcuna speranza in esso alla fine un vago sentore di Medio-Oriente l'ho avvertito.
E per la prima volta da quando siamo qui una famiglia di Emiratini ci si è avvicinata e ha cominciato a parlarci di dolci arabi, che ci hanno poi offerto.
In effetti, non so se ve ne ho parlato, ma entrare in contatto con loro è per lo più impossibile. Sono dappertutto eppure cosi schivi.

Il forte che vedete nella foto vide la luce nel 1760 e fu la prima struttura permanente edificata ad Abu Dhabi, (che ospitò la famiglia reale per generazioni) fatto di pietre marine e coralli e intonacato con sabbia e polvere di conchiglie.
Ed oggi tutt'intorno ci sono solo grattacieli...... -.-
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