Marmellata di more con zucchero di canna

16.9.13


Niente di brutto da queste parti, solo un avvolgente mellow mood. Settembre è sempre un pò così, piccoli risvegli, grandi cambiamenti, nuovi inizi, venticello fresco sulla pelle, le prime maniche lunghe, il caldo insopportabile di mezzogiorno, le prime foglie che cadono, gli ultimi giorni di mare, la pioggia che ti prende in bici, le piccole grandi attese, la svogliatezza e la necessità assoluta di un plaid ai piedi del letto.

 Per me Settembre è anche il mese delle more. Che arrivata al 10 del mese non riesco a vivere senza andare a raccoglierle. Che se il Finn non mi accompagna lo obbligo e non si discute. [Poraccio]

Sono le ultime perle che rubo all'estate, gocce di estate distillata che mi accompagneranno nel lungo inverno. Confettura di ricordi di calde giornate stesa in riva al mare, di pranzi a base di caprese ed essenza di basilico. Un antidoto al gelo che tenta di entrarti nelle ossa. Una colazione perfetta.

Perciò armati di scarpette e un di padre senza paura siamo andati in montagna a trovare quelle due/tre piante di more che hanno i frutti più buoni del circondario, nonchè i più belli. Ormai siamo amici.

Bottino:  2.5 Kg di succulente more.


E lassù abbiamo incontrato anche un gruppo di avversari di raccolta, che poi sono diventati amici e infine ci hanno regalato una cassetta di prugne. I miracoli di una giornata nella natura.





Ingredienti:

400 g di zucchero integrale di canna
per ogni kg di more selvatiche

[In alternativa allo zucchero di canna la Lò ha detto che si può utilizzare del succo d'uva concentrato o delle mele a tocchetti da inserire tra la frutta, per far si che la marmellata sia sugarfree, ma figuratevi se il Finn me lo fa fare: è ossessionato dal botulino! ]

Procedimento

1. Lavate velocemente ma accuratamente le more sotto l'acqua corrente. Io di solito le metto in ammollo 2 min nel bicarbonato e poi le sciacquo con l'aiuto di uno scolapasta, eliminando lo sporco e le pagliuzze. 
2. In una pentola capiente adagiare tutta la frutta, aggiungere lo zucchero nella giusta proporzione e, a fuoco lento, mescolare di tanto in tanto.
Quando il composto comincia a bollire togliere dal fuoco e frullare con un frullino ad immersione se si preferisce una marmellata con pochi pezzi di frutta.
Rimettere sul fuoco e dal momento dell'ebollizione far cuocere a fuoco lentissimo almeno 30 minuti, verificando la cottura con la prova del piatto [con un cucchiaino versate una puntina di marmellata sul piatto, capovolgere il piatto. Se la marmellata non cade, ma rimane attaccata al piatto, allora è pronta] e mescolando molto spesso.
3. Nel frattempo sterilizzate i vasetti: mettete i vasetti puliti in una pentolona e copriteli d'acqua. Portate ad ebolizzione e fate bollire 5 minuti. Toglieteli dall'acqua e fateli asciugare capovolti all'aria. 
4. A cottura ultimata riempite i vasetti sterilizzati con la marmellata, chiudete con dei tappi nuovi e avvolgeteli in uno strofinaccio, capovolti per creare il sottovuoto. Il giorno dopo verificate che il sottovuoto sia effettivo: il tappo del barattolo NON deve fare click. Se fa click il sottovuoto non c'è e sarà meglio riporre la vostra marmellata in frigo  e consumarla entro un mesetto


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