"E tu com'è che sei ancora vivo Torrenuova?"

27.2.13

Il dottore non sa cosa lo tenga ancora in vita. 



C'è quest'uomo che ha lavorato una vita nei campi, con le bestie. 

Ha faticato, sudato, sopportato ingiustizie. 

Nonostante la mafia, i politici corrotti, i signorotti di paese. 

Ha pascolato pecore, ha zappato, ha letto

Si è interessato, da contadino, alla vita politica. La ha amata, non facendone parte.

 

Però ha un figlio che anche lui non ha un soldo ed è contadino che entra in politica, nel partito comunista. Che lotta per cambiare le cose. E va in Russia e vede cose terribili. Ed è povero in canna, ma fa politica. E ogni giorno è vestito di stracci e la domenica sembra un signore. E non ha un cappotto per andarci in Russia. Ma è un politico, dentro.

 

E sul letto di morte quest'uomo, che non si sa cosa lo tenga in vita, aspetta il figlio, il fiore all'occhiello.

E tra se e se, nei suoi ultimi respiri, pronuncia una frase che mi ha illuminata e mi ha fatto riflettere.

 

"La politica è bella. La politica è bella. La politica è bella."

 

Che detta oggi questa cosa sembra una presa per i fondelli. Ma nel contesto, per quello che è la politica, è qualcosa di illuminante. 

Il concetto di politica è meraviglioso.

L'onestà è meravigliosa. 

La passione è meravigliosa. 

Il resto fa schifo. 

Il punto è, che oggi, la politica non c'è: c'è tutto il resto. Che indigna, che schifa, che spinge ad uscire dalla politica e dall'Italia. 



"E tu com'è che sei ancora vivo Torrenuova?"

 

Se Baarìa non l'avete visto ve lo raccomando. Ieri sera l'hanno dato in tv, ma già al cinema l'avevo amato, perchè è la storia di tutti noi, dell'Italia. Di chi impara che "a forza di sbattere la testa al muro è il muro che si rompe".

 

Baarìa di Giuseppe Tornatore. QUI il trailer.

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