Cose da sapere su Venezia

11.5.13

Di quel week end che siamo stati a Venezia, perchè il Finn non c'era mai stato.
Di tutte le cose che potresti fare a Venezia in due giorni e non sai da dove iniziare.
 

Che appena arrivi ed esci dalla stazione ti rendi conto di essere in un posto speciale, diverso.

Che l'Italia è davvero un posto che ti sorprende, anche dove te lo aspetteresti.

Che tu sei lì che pensi "E vabbè ma Venezia è sempre Venezia, una meraviglia, lo sanno tutti" e lei lì che trac, ti da un colpo tra capo e collo con uno scorcio che lì, in quel posto, proprio non te l'aspettavi  ("eccheticredevi!")





Perchè se uno ha poco tempo e della città non ne sa nulla ha due scelte davanti a sè:
-Faccio il turista e vado dove mi porta il cuore per quei vicoletti sperduti, dimentico della mappa e un pò bohemien. 
-Oppure mi affido a una guida seria, che mi faccia vedere oltre quello che può darmi una routard.


Raramente faccio la scelta giusta, ma stavolta si. Ci siamo affidati ad un certo Walter, veneziano nel sangue, nato per sbaglio in un'altra città (come dice lui)

Uno di quelli che c'ha il mal di terra, quando va via da Venezia.

Uno di quelli che ti porta in hotel 5stelle per farti vedere com'è un palazzo veneziano e poi in un ospizio per farti ammirare un giardino veneziano. Che tu non lo sapevi, ma i gestori devono farti entrare per forza se quello è un monumento storico. Qualche legge buona ce l'abbiamo pure in Italia, no?

E voi non potete sapere quante cose ho scoperto.
Quanti posti non avrei mai visto da sola.
Quante informazioni mi hanno stupita.


Venezia non è solo il Canal Grande. 

E non è neppure solo Piazza San Marco, che pure è un simbolo fondamentale della potenza di questa città.



Venezia non la puoi visitare via terra.
Per vedere la vera Venezia devi fare un giro in barca, sull'acqua.
Semplicemente perchè Lei nasce così. Le strade erano d'acqua in passato e i mezzi di locomozione erano piccole imbarcazioni, come da noi c'erano le biciclette.
C'era un numero di ponti piuttosto limitati (perchè uno che si muove via acqua, che se ne fa dei ponti?) e ovviamente le facciate principali dei palazzi, quelle che testimoniavano la ricchezza e la grandezza di una famiglia, erano quelle sull'acqua. Ergo, noi che passeggiamo nelle vie di Venezia non vediamo altro che il dietro delle case. Tutti i ponti che ci sono oggi sono stati costruiti dagli austriaci, che immaginate, mal si adattavano ad una vita sull'acqua. Pensate che i veri ponti di Venezia non avevano nemmeno il parapetto.

Quindi si arrivava via acqua e si attraccava davanti il palazzo, che al primo terra aveva l'ingresso principale e il magazzino per le merci (ricordiamoci che i Veneziani erano soprattutto mercanti), al piano primo i locali di contrattazione degli affari e ai piani superiori quelli dedicati alla vita familiare. E non crediate che i magazzini fossero meno lussuosi degli appartamenti nobiliari. I magazzini erano all'ingresso e la loro funzione era quella di dimostrare l'abbondanza e la ricchezza della famiglia.


 
E se la famiglia era particolarmente abbiente (ma anche no) poteva avere annesso un casìn (piccola casa) dedicata al gioco, cui ci si recava in maschera per non essere riconosciuti. Ma comunque il casin nasce principalente come luogo di ritrovo e di gioco, niente di estremizzato, come si vede nei film.

 E poi non fidatevi mai di quello che dice il gondoliere... ne spara delle belle!




Infine Venezia oggi è una piccola perla, ma la gente va via e chi resta ha una vita difficile e costosa. Gli abitanti diminuiscono ogni giorno di più e i turisti crescono esponenzialmente. Difficile sopravviverci dentro. E lavorarci è pesante, perchè per ogni cosa si fa il doppio della fatica non avendo auto e comodità a disposizione.


Il dialetto è qualcosa di inafferrabile e meraviglioso. 
Le piazze sono piccole oasi di felicità. Perchè se è vero che tutto è difficile, è pure vero che si conserva una piccola dimensione. Così capita che all'uscita dall'asilo le piazze si animino di voci e urla di bambini che scorrazzano qua e là sui monopattini senza nessuna paura di essere investiti. Senza smog. Ci sono mamme che parlano ai bordi delle piazze e nonne che trascinano zaini pesanti. E ti ricordi di quand'eri piccola, di un'Italia che hai visto alla tv, di qualcosa che forse non è perduto del tutto.
E i giardini. Che uno pensa Venezia sia acqua e costruito e poi basta. Invece i giardini ci sono, ma dentro, nelle corti. Piccoli paradisi, nascosti ad occhi indiscreti, e numerosissimi, oltre che bellissimi.

E poi le avete viste queste bellezze? Sono vere da pozzo!
Le piazze a Venezia sono molte. Come mai così tante se lo spazio per costruire è così poco? perchè sotto le piazze si nascondeva la riserva idrica della città. Dei grossi pozzi di raccolta dell'acqua piovana, opportunamente filtrata e raccolta dai 4 lati della piazza e poi prelevata dal parroco tramite la vera da pozzo. Acqua dilazionata per una città sull'acqua. Una beffa, no?
E lo vedete  quel cerchietto a terra a sinistra? cos'è? il primo mestolo d'acqua era per i gatti che da qui si abbeveravano. Gatti, importanti in una città piena di topi, no?  :)
 





COSA DOVE QUANDO
Palazzo Ducale. In particolare oltre alla visita ci sono gli“itinerari segreti“, che noi ci siamo persi per sold out. Te pareva!
-  Chiesa dei Frari.
Palazzo Fortuny, molto stravagante

-  Casino Venier. Come dice Walter "quello situato a fianco del ponte dei Bareteri è un piccolo gioiellino che non dovrebbe mancare nell’elenco delle cose da vedere del visitatore amante delle curiosità. Perché? Fate così: recatevi al civico 4939, suonate allaAlliance Française (ebbene sì, il Casin Venier è oggi ironicamente occupato dai connazionali dell’uomo che mise la parola fine alla millenaria Repubblica Serenissima, ma non preoccupatevi, questi suoi discendenti sono smisuratamente più gentili e simpatici del celebre Empereur!) e chiedete di farvi raccontare la storia del Casin. C’è da versare un piccolo obolo per il mantenimento della sede, ma vi assicuro che ne vale la pena".
-  San Lazzaro degli Armeni, scendete a San Lazzaro e fatevi guidare da un monaco mechitarista nella visita del monastero armeno. E non dimenticate la marmellata Vartanush, fatta con petali di rosa colti all’alba.
- Rivolgetevi a Walter: 
Itinerari di visita ad una Venezia alternativa
Tour in barca a Venezia. Nessuno può dire di aver veramente compreso Venezia senza averla mai vissuto dall’acqua.
Cucina veneziana. Io vi consiglio caldamente i fondi di carciofi alla Veneziana.


DORMIRE
Io vi consiglio vivamente Cannareggio, perchè arrivando in treno è a due passi dalla stazione e comunque una bella zona, frequentata dai Veneziani stessi.
Noi abbiano soggiornato qui, con vista canale. Spartano, ma funzionale :)

MANGIARE Cannaregio 
- Anice Stellato - Cannaregio 3272 Fondamenta della Sensa

- da Bepi - Cannaregio 4550 Santi Apostoli 

- alla Vedova - Cannaregio 3912 ramo Ca' D'Oro
- Il Paradiso Perduto

- Gam Gam - Cannaregio, 1122 Fondamenta de Cannaregio


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